Dopo un calvario legale durato 12 anni, si conclude positivamente la vicenda giudiziaria di un conosciuto e stimato agente di commercio pescarese, oggi settantenne, che nel lontano 2012, ospite di una struttura alberghiera umbra, ha subìto un serio infortunio cadendo dalle scale, mentre tentava di percorrerle al buio per cercare l’interruttore della luce non correttamente segnalato.
Le conseguenze della caduta furono notevoli e causarono all’ospite della struttura la rottura del braccio e della mano, con una invalidità permanente del 13% riconosciuta dal Tribunale di Pescara. La struttura alberghiera non ha voluto sapere di risarcire spontaneamente il malcapitato, giocando sulla presunta intestazione societaria dell’albergo in capo ad altre società. Nel frattempo, l’infortunato, perdeva anche il lavoro di agente di commercio non potendo più guidare per via del mancato recupero della funzionalità del braccio.
Dopo ben 12 anni di udienze, rinvii, declinazioni di responsabilità da parte della struttura e dell’assicurazione, l’anziano e stanco attore di questa storia, assistito dallo Studio Legale Di Monte, con sedi in Roma e Pescara, sono riusciti ad avere giustizia. Il giudice del Tribunale di Pescara ha riconosciuto il danno subito, con una sentenza che rappresenta un esempio di buona giustizia. Il giudice pescarese ha liquidato complessivamente una somma di oltre 50 mila euro per tutti i danni subìti, sia biologici sia per la perdita del lavoro, così consentendo all’ormai pensionato signore di ottenere giustizia e poter affrontare le ulteriori spese per le conseguenze della caduta.
La sentenza riveste particolare interesse per l’analisi completa di tutti i tipi di danno subìti e per il preciso calcolo degli interessi e della rivalutazione monetaria dovuta in casi come questi.
> Sentenza infortunio (non definitiva)
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